Teatro Curci - Mappa

Teatro Curci - Intro

Il Teatro Comunale di Barletta, intitolato al compositore Giuseppe Curci, si trova in corso Vittorio Emanuele e costituisce un rilevante contenitore culturale all'interno della città. Esso è situato nel pieno centro cittadino, di fronte al Palazzo di Città offrendo il suo fronte principale a nord in corso Vittorio Emanuele e il retro a sud in via Ospedale dei Pellegrini. Fa parte del complesso anche la Galleria del Teatro, posta ad est rispetto alla struttura teatrale.


Teatro Curci - Dettagli

Si rileva dagli statuti cittadini, che Barletta possedeva un teatro già dal XV secolo. In particolare il primo teatro di cui si ha notizia era ubicato nell’attuale via E. Fieramosca, presso lo stabile che fa ad angolo con via Prospero Colonna. Tra il 1745 ed il 1748 le cronache menzionano un altro teatro, ubicato in piazza plebiscito in un magazzino un tempo adibito ad Arsenale per lo stoccaggio delle munizioni. Esso era provvisto di palchetti e platea, «doveva essere acconcio: la località vi si presentava con un vano bastantemente grande, lungo ed alto. Era frequentato dalla nobiltà, la quale, quando il teatro agiva, sospendeva il suo giro di conversazioni». I prodromi che portarono alla costruzione del teatro Curci, si ebbero durante il viaggio in Puglia di Gioacchino Murat, durante il quale, Barletta ottenne con Regio Decreto, la concessione della Chiesa dell’ex monastero dell’Annunziata, per costruire un nuovo teatro. Il nuovo teatro denominato S. Ferdinando, (dedicato al sovrano regnante) fu inaugurato il 4 ottobre 1819. Nel 1864 a seguito del crollo del lato ovest, del S. Ferdinando, il municipio ne acquistò la proprietà e gli spettacoli continuarono ad essere effettuati presso un vasto magazzino dell’ex monastero di S. Maria della Vittoria. Da qui gli spettacoli continuarono ad essere effettuati presso il pianterreno dell’antica sede del Palazzo Comunale ed infine quando il 6 aprile del 1872 fu aperto il nuovo Teatro Comunale ampliato e restaurato sotto la supervisione dell’ingegnere capo dell’Ufficio tecnico municipale Federico Santacroce, gli spettacoli ebbero finalmente sede stabile ed idonea. Tra le maestranze e personale specializzato furono interpellati esperti di provata esperienza, quali, lo scenografo Pietro Venier del S. Carlo di Napoli, che disegnò gli ornamenti dorati per 42 cornucopie di sala e progettò 8 macchine teatrali, realizzate e messe in funzione dal maestro macchinista Eusebio Radicchi anch’egli del S. Carlo. Autore del velario e di un nuovo sipario fu Gian Battista Calò, che precedentemente aveva realizzato anche il sipario ed il velario del teatro S. Ferdinando. In occasione dell’inaugurazione furono rappresentate: la sinfonia L’Italia Redenta di Giuseppe Curci ed il Macbeth di G. Verdi. Successivamente, al maestro Curci fu affidata la direzione della prima stagione lirica del Comune, che vide la messa in scena di varie opere liriche. Nel 1877 il teatro fu intitolato al maestro Curci. Nel 1891 fu rappresentata Cavalleria Rusticana diretta dallo stesso autore Pietro Mascagni, reduce dal trionfale successo ottenuto dalla prima dell’opera avvenuta nel 1890 al Costanzi di Roma. Nel 1899 fu completata la galleria, disimpegno per l’accesso alla platea e ai palchi di prima fila e furono istallati sulla facciata, cinque mezzi-busti di grandi musicisti; La manutenzione degli impianti termici, come la responsabilità tecnica del palcoscenico fu affidata per vari anni alla ditta di Giuseppe Paolillo, (“dinastia” di bravi maestri meccanici barlettani). Lo scoppio della prima guerra mondiale interruppe l’attività teatrale. Alla ripresa il Curci fu trasformato in sala cinematografica. A seguito di degrado, nel 1936 il teatro fu chiuso per inagibilità. Affidato ad una gestione privata, riprese la sua attività nel 1945. Questa riapertura durò una decina d’anni, in quanto l’assenza d’una adeguata manutenzione e l’uso intensivo, lo ridussero in pessime condizioni, tanto da indurre l’amministrazione comunale nel 1961, a chiuderlo per motivi di pubblica incolumità. La situazione fu sbloccata nel 1969 quando l’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo chiese ed ottenne la concessione del Curci. Nel 1972 ebbero inizio lavori di restauro, la cui progettazione e direzione fu affidata all’arch. Mauro Civita, docente di restauro nell’Università di Pescara. Civita operò una scrupolosa lettura del monumento e del contesto storico-urbanistico nel quale era nato e nel quale era inserito, per giungere al suo recupero attraverso il ripristino di tutte le connotazioni originarie. Il 18 dicembre 1977, l’allora presidente del consiglio Giulio Andreotti, inaugurò il “Curci” restaurato. Dopo un decennio di attività, scaduta la concessione con l’azienda di Soggiorno e Turismo, il Teatro entrò in crisi. Finalmente nel 1997, con l’istituzione dell’ufficio Direzione teatro, l’attività di programmazione è ripresa con continuità e qualità, spaziando in tutti i generi teatrali: prosa, comico, musica, danza, teatro contemporaneo, teatro per ragazzi, ma anche addentrandosi con successo, nell’ardua impresa della produzione teatrale ovvero dell’allestimento di opere liriche, senza per questo trascurare, il settore della formazione, promuovendo laboratori teatrali e conferenze di alto livello.

A cura di Gianluigi Gorgoglione (coro Il Gabbiano - Barletta)


Teatro Curci - Foto
Teatro Curci
Teatro Curci
scattata il 27/12/2008
Teatro Curci
Teatro Curci
scattata il 27/12/2008
Teatro Curci
Teatro Curci
scattata il --/--/----
Teatro Curci, dettaglio ingresso
Teatro Curci, dettaglio ingresso
scattata il --/--/----
Teatro Curci, ingresso
Teatro Curci, ingresso
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