Palazzo Bonelli - Mappa

Palazzo Bonelli - Dettagli

Appositamente situato in una zona di passaggio della città antica, molto ambita ed importante per l’alta società dell’epoca, il palazzo fu edificato nel 1324 da Guala d’Yserio, “miles” di origine francese (così come si legge in un’iscrizione posta sulla porta della sala maggiore, accanto allo stemma di casa d’Yserio). Alla morte del d’Yserio, il palazzo divenne di proprietà della famiglia Della Marra, in quanto d’Yserio nel 1326 aveva sposato Adolisia Della Marra. Non avendo avuto figli, alla morte del d’Yserio fu nominata erede Adolisia. La famiglia Della Marra tra le più antiche di Barletta, raggiunse il suo apice di potere proprio tra il XIV ed il XVI secolo. La sua importanza fu tale da denominare il borgo in cui si trovava “Marrensium” ovvero dei Della Marra e per suo volere, in vicinanza della casa sull’area dove è ubicata l’attuale piazzetta, fu costruita una chiesa (distrutta nel corso dei secoli successivi) dedicata a S. Ruggiero vescovo di Canne. Titolare di numerose onorificenze e proprietà immobiliari, il palazzo in oggetto fu uno tra i molteplici beni in possesso della famiglia Della Marra.

Non si hanno notizie in merito alle vicende storiche che interessarono lo storico edificio, nel periodo compreso tra il 1362 ed il 1582. Testimonianze documentarie si trovano partire dal 1583, in cui risulta di proprietĂ  della famiglia Visco. Da questo momento, per il palazzo si prospetteranno a breve scadenza molteplici cambiamenti di proprietĂ , infatti nel 1608 fu sequestrato ad Alessandro Visco e fu dato in pegno a Vincenzo Gentile, il quale ad aprile del 1616 lo cedette ai coniugi Antonio De Paredes e Camilla Marulli. Nel 1685 i De Paredes lo vendettero ai fratelli Cesare e Filippo Bonello che da allora ne hanno tenuto possesso sino alla prima metĂ  del secolo scorso.

Dopo essere stato venduto dalla famiglia Bonello, gli ultimi fruitori nell’intervallo di tempo che lo ha condotto ai nostri giorni, sono stati rispettivamente: il Comune (dal 1950 sino al 1964) e l’Istituto tecnico industriale che dopo averlo utilizzato per un breve periodo si trasferì nel 1973 presso una nuova sede a causa del grave deperimento della struttura. Dopo un periodo di totale abbandono, lo stabile fu sottoposto ad importanti lavori strutturali finalizzati a consolidarne la struttura. Attualmente, risulta ancora privo di destinazione d’uso e non è visitabile.

E’ importante sottolineare che il mutare dei proprietari nel corso dei secoli ha stratificato nella struttura architettonica le diverse epoche attraverso la sovrapposizione di differenti stili architettonici, per cui attualmente possiamo trovare al suo interno, interessanti e curiosi adattamenti. Molteplici sono i particolari architettonici degni di nota, per brevità segnaliamo: l’antichissimo portico in stile gotico; i portoni d’ingresso e le finestre degli archi chiusi, fregiati con stemmi padronali che appartevano alla famiglia Bonello; l’uso di piccole colonne poste sulla facciata del palazzo in prossimità dell’ingresso principale, utilizzati come pluviali in pietra, costruiti per evitare che gli ospiti della casa ed i passanti, potessero bagnarsi oltremisura in caso di pioggia nel momento in cui sarebbero entrati nel palazzo, riservando pertanto l’utilizzo del coevo e tradizionale sistema a caduta libera (che convogliava le acque pluviali in alcuni punti della grondaia per farle poi defluire liberamente senza canalizzazione dall’alto del tetto), in altri punti del palazzo; infine, di particolare pregio è l’arco lapideo tutto finemente lavorato con motivo arabesco, sovrastante una delle porte interne.

A cura di Gianluigi Gorgoglione (coro Il Gabbiano - Barletta)


Palazzo Bonelli - Foto
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