Castello Svevo - Mappa

Castello Svevo - Intro

Il castello di Barletta, edificio simbolo della città di Barletta, è il risultato architettonico di una serie di successioni al potere che hanno avuto origine nell'XI secolo. Un tempo fortezza a scopo difensivo, cinta dal mare, che occupava il fossato tutt'intorno al castello e lo isolava da potenziali attacchi, oggi risulta un punto strategico nella vita cittadina, grazie anche alla presenza dei Giardini attrezzati, che circondano in maniera suggestiva l'opera architettonica. Attualmente è sede della Biblioteca comunale, del Museo comunale, attualmente non accessibile, del lapidario e di frequenti incontri tematici tenuti nella cosiddetta sala rossa. Ospita inoltre: il busto di Federico II in pietra calcarea, risalente al XIII secolo e il Sarcofago degli Apostoli, un altorilievo in pietra, prima testimonianza del Cristianesimo a Barletta risalente al periodo compreso tra il III secolo e il IV secolo.


Castello Svevo - Dettagli

Esempio poderoso di struttura bellica, possiede una storia millenaria che si intreccia con quella della città. Originariamente lambito dalle acque dell'Adriatico, un primo nucleo (una rocca) fu realizzato dai normanni nella seconda metà dell’XI secolo. Ancora oggi è visibile nel cortile, una traccia della torre più antica. In seguito divenne possedimento degli svevi come testimoniano le aquile imperiali scolpite nei timpani di due finestre che si affacciano nel cortile. Esse raffigurano rispettivamente un’aquila spiegata ed un’aquila che stringe tra gli artigli una lepre. L'imperatore vi risiedette più volte, e ai suoi ingegneri affidò l’incarico di predisporre la prima costruzione di una struttura quadrilatera. Carlo I d'Angiò che lo elesse a sua residenza pugliese privilegiata, vi apportò ulteriori modifiche, intervenendo sia negli aspetti militari che in quelli residenziali, infatti oltre alla cinta muraria che alla fine assunse forma trapezioidale, fece edificare: un palatium, quattro torri ed una cappella. L'architetto fu Pietro de Angicourt. I lavori iniziati nel 1275, si protrassero oltre la morte di Carlo I (1285) e terminarono con Carlo II nel 1291. Testimonianza evidente di questa fase sono le basi delle torri angolari ancora visibili nei sotterranei, successivamente inglobate nelle poderose strutture cinquecentesche. Agli Angioini successero nel 1442 gli Aragonesi che per sventare il pericolo delle incursioni turche effettuarono a partire dal 1458 sino al 1481 nuovi lavori, tesi a rafforzarne l’assetto difensivo. A questo proposito va citato che il Castello di Barletta nel sistema di avvistamento e di difesa della costa ad opera delle torri di avvistamento controllava e coordinava: il personale di Torre delle saline, quello di Torre Petra e di Torre Ofanto, mentre il personale di quelle più a nord dipendeva dal Castello di Manfredonia. Nel 1529 essendo Barletta tornata agli Spagnoli, vide la poderosa azione di Carlo V, che a partire dal 1532, trasformò il castello in una fortezza inespugnabile, adattandolo alle nuove armi da fuoco, tanto che non fu mai attaccato. Contribuirono alla sua grandiosità anche le pietre che costituivano alcune delle antiche chiese di Barletta, il cui materiale edile una volta distrutte fu acquisito e riutilizzato. Gli si dette una veste "regolare": pianta quadrata, grande cortile interno, spigoli protetti da grandi bastioni a punta di lancia, con due piani di casamatte a pianta circolare e copertura emisferica. Grande il numero di bocche da fuoco che difendevano il castello circondato da un largo e profondo fossato aperto direttamente sul mare dal lato Nord. Cronache dell’ epoca c’informano che sino alla seconda metà dell’800 erano ancora presenti sugli spalti del castello i cannoni, che nei giorni di festa sparavano 63 colpi, suddivisi nell’arco della giornata con la seguente scansione: 21 al sorgere del sole, 21 a mezzogiorno e 21 al tramonto. Successivamente, furono effettuati altri interventi di ampliamento di minor rilievo: nel 1622 (sala degli artificieri), nel 1754 e nel 1768. Dal castello al piazzale antistante si accedeva per mezzo di un ponte in muratura a quattro arcate che aveva l’ultima parte di contatto con il castello costituita da un ponte levatoio in legno, rimasto in funzione fino al 1860. Fu acquistato dal Comune nel 1876 e fu utilizzato per varie esigenze (caserma, carcere, sede di uffici amministrativi, deposito di botti). Costruito e modificato nei secoli sino a farne una poderosa fortezza a scopo difensivo, il castello non è mai stato al centro di episodi bellici, tranne che durante la prima guerra mondiale, quando il 24-5-1915 subì un bombardamento dalla corazzata austriaca Helgoland che con 3500 tonnellate di stazza e 9 cannoni, aprì il fuoco contro il castello e contro la città. Ancora oggi sono visibili sulle mura poste verso il mare, le scalfitture che i proiettili provocarono e che evidenziarono anche la solidità della struttura. Il danno avrebbe potuto avere conseguenze peggiori se non fosse intervenuto prontamente e coraggiosamente il cacciatorpediniere Italiano Turbine, che con appena 300 tonnellate di stazza e quattro cannoni, si sacrificò in attesa di rinforzi. All’inizio degli anni settanta fu avviato un radicale restauro dell’immobile e la conduzione dei lavori fu affidata all’architetto Marcello Grisotti. Priorità e finalità del restauro furono: approntare non solo un restauro di tipo conservativo ma anche e soprattutto pensare ad un utilizzo funzionale post restauro che individuasse e destinasse spazi ad attività culturali. Contestualmente, pregio di tali lavori fu quello di aver evidenziato le varie epoche ed i tipi d’intervento operati sulle strutture originarie, rendendo visibile al visitatore le fasi della costruzione. Oggi l'imponente struttura possiede una funzione culturale di rilievo: ospita la biblioteca comunale, collezioni d'arte, una serie di splendide lapidi antiche e medievali e l’unico busto esistente di Federico II.

A cura di Gianluigi Gorgoglione (coro Il Gabbiano - Barletta)


Castello Svevo - Foto
Castello Svevo
Castello Svevo
scattata il //
Castello Svevo
Castello Svevo
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Castello Svevo
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Castello Svevo, giardini
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Scorcio del Castello Svevo e panorama della città
Scorcio del Castello Svevo e panorama della città
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Castello Svevo
Castello Svevo
scattata il 18/06/2010
Castello Svevo
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scattata il 18/06/2010
Castello Svevo
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scattata il 18/06/2010
Castello Svevo
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scattata il 18/06/2010
Castello Svevo
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scattata il 18/06/2010
Castello Svevo
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scattata il 18/06/2010
Castello Svevo
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scattata il 18/06/2010
Castello Svevo
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scattata il 18/06/2010
Castello Svevo
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scattata il 27/12/2008
Castello Svevo
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scattata il 27/12/2008
Castello Svevo
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scattata il 27/12/2008
Castello Svevo
Castello Svevo
scattata il 18/06/2010
Castello Svevo, giardini
Castello Svevo, giardini
scattata il 18/06/2010
Vista del porto dal Castello Svevo
Vista del porto dal Castello Svevo
scattata il 02/12/2018