Si tratta di un complesso monastico costruito nel 1241 per volere di Carlo II di Napoli, destinato a essere fino al 1706 uno dei complessi francescani più importanti d'Abruzzo. L'edificio anche dopo il sisma del 1456 presentava una struttura originale e articolata, come dimostrano anche le tracce della cosiddetta "Rotonda" presso l'ingresso laterale dal corso, ma dopo il terremoto del 1706 la chiesa è stata completamente riedificata in forme barocche, con un impianto planimetrico molto più semplificato. |
Costruita su una precedente chiesa dedicata a Maria Maddalena, San Francesco della Scarpa fu restaurata ed ampliata da Carlo II di Napoli nel 1290 con una struttura a tre navate con un presbiterio cruciforme e tre absidi poligonali. Dopo il terremoto dell'Italia centro-meridionale del 1456, che distrusse gran parte della chiesa, venne aggiunto uno sperone-contrafforte in prossimità del portale laterale, utilizzato anche come campanile. Il terremoto della Maiella del 1706 fece, invece, fece crollare gran parte dell'edificio, salvandosi solo il perimetro murario e parte delle absidi. La ricostruzione in forme barocche fu avviata realizzando una chiesa a pianta centrale ridotta rispetto alla precedente, escludendo lo spazio presbiteriale e con il portale laterale che immette in una rotonda su cui si aprono una serie di locali. Fonte: Wikipedia |